Aperto al pubblico nel maggio 2012, il Palazzo, che si sviluppa su 5.650 metri quadri di superficie, oltre ad ospitare gli uffici direzionali della Fondazione, offre spazio e fruibilità ad alcune prestigiose Collezioni della Fondazione stessa.
Al piano terra sono esposte le collezioni archeologiche e le maioliche; al piano nobile sono custodite le collezioni filateliche, numismatiche e le sculture, insieme alla storica Biblioteca, di cui si attraversa la sala lettura. Da qui si può inoltre accedere ai suggestivi ambienti del Monte di Santa Rosalia, raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea, destinata ora ad ospitare mostre d’arte temporanee e l’esposizione permanente Collezione Giacomo Cuticchio Pupi Siciliani.
Archeologia
La Collezione archeologica della Fondazione Sicilia è ospitata al piano terreno del Palazzo Branciforte, nella cosiddetta Cavallerizza.
La collezione è costituita da tre nuclei principali: quello dei reperti concessi in deposito dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici; quello con i materiali, in prevalenza corredi funerari, restituiti dagli scavi archeologici finanziati dal Banco di Sicilia a Selinunte, Terravecchia di Cuti, Himera e Solunto; quello degli acquisti effettuati sul mercato privato e antiquario.
La compongono esattamente 4.751 reperti, in gran parte ceramiche di vario tipo e cronologia (preistoriche e protostoriche, greche, siceliote, magnogreche e indigene di età arcaica, classica ed ellenistica), oltre a terrecotte architettoniche e votive, bronzi, monili, vetri e avori. Di età romana sono un’Erma bifronte e un’anfora commerciale vinaria recuperata dal mare.
Maiolica
La Collezione di maioliche comprende un insieme di altissima qualità formale e di grande valore storico artistico, nel quale spiccano alcuni pezzi di straordinaria importanza.
Il nucleo più importante della collezione è dedicato alla produzione in ceramica sei – settecentesca dell’Isola, cui si aggiungono autentici capolavori della maiolica italiana (faentina, urbinate, veneziana e romana), europea ed anche pezzi provenienti dall’Oriente (Cina, Iran, Turchia), realizzati tra il Quattrocento e il Settecento.
Ogni nucleo comprende pezzi di grande qualità, ma su tutti spicca il magnifico piatto della cinquecentesca fabbrica di Urbino di Francesco Durantino, che illustra la vittoria romana di Scipione a Cartagine.
Nelle sale attigue all’Auditorium Branciforte è, inoltre, possibile ammirare otto affreschi su pannello dell’artista seicentesco Gaspard Dughet, raffiguranti temi legati alle vicende bibliche di Giacobbe, di Davide e all’Incendio di Sodoma.
Collezione Cuticchio
I 109 pupi e gli altri apparati di scena allestiti in esposizione permanente a Palazzo Branciforte, su progetto di Mimmo Cuticchio, costituiscono un ulteriore tassello della cultura siciliana conservato all’interno di questo museo, ma anche la testimonianza di un teatro antico che vuole custodire le sue radici per continuare a vivere e a trasformarsi.
La scelta di un’esposizione permanente a Palazzo Branciforte – negli spazi del Monte dei Pegni di Santa Rosalia – di questa straordinaria collezione di pupi, scene, cartelloni e pianini a cilindro, si inserisce all’interno della volontà della famiglia Cuticchio di preservare e rendere fruibile un patrimonio eccezionale, al fine di “traghettare” nel tempo la memoria di quest’arte e di questi ricordi familiari.
Filatelia
La Collezione filatelica, esposta al primo piano del Palazzo Branciforte, comprende rarissimi documenti postali relativi alle prime emissioni di francobolli del Regno delle Due Sicilie, che ebbero corso dal 1858 nel Regno di Napoli e dal 1° gennaio del 1859 nel Regno di Sicilia.
Questi francobolli considerati esemplari, presentano la caratteristica figura di Ferdinando II riprodotta attraverso la perfetta incisione del messinese Tommaso Aloysio Juvara(1809-1875) che fu uno dei più insigni incisori della seconda metà dell’800. La raccolta della Fondazione include alcuni esemplari di eccezionale interesse e rarità.
Numismatica
Al primo piano del Palazzo è possibile visitare la Collezione numismatica della Fondazione Sicilia; composta da oltre mille esemplari, è l’unica raccolta organica di monete siciliane dell’età medievale e moderna pienamente fruibile al pubblico in Italia. Essa testimonia la continuità della coniazione in Sicilia, dagli Aragonesi fino ai Borboni: circa sei secoli di produzione monetale delle Zecche di Sicilia sono documentati in questa collezione che abbraccia un arco temporale che va dal 1282 (inizio del periodo aragonese, dopo la Guerra del Vespro) al 1836, anno dell’ultima coniazione assegnata alla Zecca di Palermo da Ferdinando II. Di essa fanno parte alcuni pezzi unici, altri eccezionalmente rari e una raccolta di pesi monetali di bronzo.
Sculture
La collezione comprende cinquantacinque sculture appartenenti all’Ottocento e al Novecento. In una sala dedicata al primo piano di Palazzo Branciforte, è possibile ammirare i bronzi della collezione della Fondazione Sicilia, con opere di Antonio Ugo, Giacomo Manzù, Costantino Barbella, Vincenzo Bentivegna, Tommaso Bertolino, Pasquale e Benedetto Civiletti, Ettore Cumbo, Jaroslav Horejc, Edouard Drouot, Giacomo della Giustina, Filippo Sgarlata, Benedetto De Lisi Jr, Domenico De Lisi, Lucio Fontana, Vincenzo Gemito, Nino Geraci, Filippo Silvestro Giulianotti, Emilio Greco, Salvatore Profeta, Domenico Abate Cristalli, Guido Righetti, Benedetto D’Amore, Igor Mitoraj.